Luiso Sturla nasce a Chiavari nel 1930. Studia al Liceo Artistico Nicolò Barabino di Genova e successivamente alla Facoltà di Architettura di Torino. A Chiavari frequenta i pittori Bartolomeo Sanguineti e Vittorio Ugolini, con loro forma il “Gruppo del Golfo”.
Nel 1953 aderisce al MAC (Movimento Arte Concreta) di Milano di cui diventa il segretario per la Liguria fino al 1957. Nel 1958 compie un viaggio in Spagna in seguita al quale tornerà con un maturato interesse per l’arte informale. Nel 1959 inizia la collaborazione con la Galleria Numero di Firenze. diretta da Fiamma Vigo, che lo porterà ad esporre in diverse mostre in Italia e all'estero. Nel 1960 compie il primo viaggio a New York dove vi soggiorna per un anno. A New York assiste alla nascita della pop art. Dipinge in uno studio in Avenue C a Manhattan e frequenta il Cedar Bar in Greenwich Village dove conosce Michael Goldberg e Gregory Corso. Ossessionato dai continui incendi del quartiere dell'East Side dipinge circa ottanta carte dal titolo “Dopo gli incendi - Carte Americane”.
Nel 1961 torna a Firenze e frequenta gli esponenti del gruppo dell’Astrattismo Classico fiorentino. Nel 1962 si trasferisce a Milano. Nello stesso anno il Centro Culturale Olivetti di Ivrea gli dedica un'importante mostra personale presentata da Marco Valsecchi e dieci anni dopo l'Olivetti Argentina lo inviterà ad esporre con una personale presso la Fondazione Wildenstein di Buenos Aires. Nel 1981 è nominato artista grafico dell'anno sul catalogo Bolaffi Mondadori su segnalazione Gianfranco Bruno. Nel 1985 il Comune di Chiavari gli dedica una vasta antologica con un testo critico di Roberto Sanesi. Partecipa alla Biennale Nazionale d'Arte al Palazzo della Permanente di Milano nel 1984, 1987 e 1994. Nel 1995 la Galleria d’Arte La Maddalena di Genova presenta le prime trentaquattro opere inedite su carta eseguite a New York. Nel 1997 partecipa alla mostra storica “Figure della pittura 1956-1968” a Palazzo Sarcinelli di Conegliano Veneto. Nel maggio del 1999 partecipa a Roma alla rassegna “MAC Espace - Arte Concreta in Italia e in Francia 1948-1958”. Successivamente espone in gallerie prestigiose in Italia e in Svizzera.
Nel 2000 tiene una mostra antologica a Palazzo Rocca di Chiavari ed è nominato maestro ligure dell'anno. Dal 2002 collabora con le gallerie: Studio Centenari di Piacenza, La Colomba di Lugano, Bambaia di Busto Arsizio, Rafanelli di Genova, Studio d’Arte del Lauro e Agoràrte di Milano, Cristina Busi di Chiavari. Tra le collaborazioni va poi citata quella con l’atelier albissolese Ceramiche San Giorgio della famiglia Poggi, dove Sturla si reca a più riprese decorando numerosi pezzi unici di varia foggia. Con l’atelier Ceramiche San Giorgio partecipa a mostre nazionali ed internazionali. Nel 2003 la mostra antologica “Mutazioni, sogni e segni del XX secolo” viene allestita presso il Palazzo Diotti a Casalmaggiore (Cremona) e il Chiostro di Voltorre (Varese). Nel 2009 all’Antico Castello di Rapallo espone alla mostra “Luce e Materia” (Chighine, Scanvino, Sturla, Vago). Nel 2011, sempre all’Antico Castello di Rapallo, espone alla mostra “7 artisti di Numero: questa compagnia” (Allosia, Bisio, Borella, Fasce, Mesciulam, Scanvino, Sturla).
Nel 2011 il Museo di Palazzo Reale di Genova gli dedica presso il Teatro del Falcone un’importante mostra antologica “Alfabeti del paesaggio” curata da Claudio Cerritelli e Rossella Soro. Nel Salone delle Scuderie del Palazzo della Pilotta di Parma si tiene, nel 2012, un’importante mostra antologica curata da Ivo Jori e Marina Travagliati. Nello stesso anno realizza un’opera scultorea che entra a far parte della collezione del Museo del Parco – Centro Internazionale di Scultura all’aperto di Portofino. Nel 2013 espone alla Galleria GlobArt di Acqui Terme e alla Galleria Rafanelli di Genova e realizza un’opera scultorea di grandi dimensioni che entra nella collezione permanente del primo Museo Istituzionale d'Arte Contemporanea sommerso nel fondale marino del Golfo Aranci in Sardegna. Nel 2014 torna ad esporre a Buenos Aires al Museo delle Arti Plastiche – Edoardo Sivori, con la mostra antologica “Poesia di Vita a Colori” curata da Serena Mormino. Nello stesso anno espone alla Galleria Mazzoni di Piacenza, alla Galleria Cristina Busi di Chiavari e alla Galleria Rafanelli di Genova. Nel 2015 alcune sue opere sono esposte nella mostra “Fuoco nero. Materia e struttura attorno e dopo Burri” curata da Arturo Carlo Quintavalle. Nello stesso anno la mostra “Poesia di Vita a Colori” curata da Serena Mormino viene esposta all’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires. Sempre nel 2015 espone nella Fortezza del Priamar di Savona una personale curata dal Centro Artistico e Culturale Bludiprussia di Albisola e dalla Galleria d’Arte Scoglio di Quarto di Milano. Il 2016 si apre con la personale “Natura e popolazione” alla Galleria Cristina Busi di Chiavari. Luiso Sturla vive e lavora a Chiavari.
Nel 2017 un’altra importante antologica “Luiso Sturla: quell’intervallo tra memoria e natura” curata da Arturo Carlo Quintavalle e Marina Travagliati è stata ospitata nell’ex Chiesa della Madonna della Vittoria di Mantova. Il Comune di Arenzano nel 2018 gli dedica l’omaggio al maestro nell’ambito della manifestazione FlorArte ospitando una sua mostra nella Serra Monumentale di Villa Negrotto Cambiaso presentata da Sandro Ricaldone. Sempre nello stesso anno espone a Palazzo Sanpaolo Invest di Genova la mostra “Ritmi, gesti, nature” a cura di Sandro Ricaldone e Rossella Soro. Segue la mostra nello Spazio Groppi di Piacenza “Ceramiche” curata da Ivo Iori. Nel 2019 è invitato ad esporre al Museo Navale di Pegli con la mostra “Memorie del visibile” curata da Leo Lecci e Rossella Soro. Luiso Sturla, dopo aver abitato e lavorato a Milano per oltre cinquant’anni, vive a Chiavari e continua a dipingere intensamente: la sua produzione recente è stata presentata in numerose importanti personali nel corso degli ultimi anni.